Il defibrillatore è obbligatorio a scuola? Le scuole diventano uno dei luoghi in cui avere un DAE pronto all’uso sarà obbligatorio
Con l'approvazione della legge n.116 del 2021, "Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero", lo Stato italiano ha disciplinato l'uso del defibrillatore rendendolo obbligatorio in alcuni luoghi pubblici.
Abbiamo parlato nel dettaglio di quali sono le misure riguardo l’obbligatorietà dei DAE e dei luoghi in cui verrà favorita l'introduzione di defibrillatori funzionanti: tra questi, anche nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle Università.
Grazie a questa legge, inoltre, l’obbligo di avere a disposizione un defibrillatore semiautomatico o automatico verrà esteso a moltissimi luoghi pubblici, dove i defibrillatori dovranno restare accessibili h24:
- mezzi di trasporto aerei, ferroviari, marittimi e della navigazione interna che effettuano tratte con percorrenza continuata, senza possibilità di fermate intermedie, della durata di almeno due ore;
- stazioni, aeroporti, porti;
- uffici delle pubbliche amministrazioni che abbiano servizi aperti al pubblico, in cui siano impiegati almeno 15 dipendenti.
Obiettivo della legge è creare consapevolezza di quanto questa misura salvavita si riveli indispensabile nei casi di arresto cardiaco, contribuendo a evitare il peggio.
Perché il defibrillatore è obbligatorio nelle scuole
Si calcola che l’arresto cardiaco interessi circa 73.000 persone l’anno solo in Italia, e che l’80% degli arresti cardiaci avvenga lontano da ospedali e luoghi di cura. L'arresto cardiaco, contrariamente a quanto si pensi, può colpire chiunque, a prescindere da età e stato di salute: per questo motivo è indispensabile avere sempre a portata di mano un defibrillatore.
Non solo: la legge prevede anche interventi di formazione e sensibilizzazione, per creare cultura attorno a questo tema e insegnare ai ragazzi, sin dalla scuola dell’obbligo, come intervenire correttamente in caso di arresto cardiocircolatorio.
L’articolo 5 della legge Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero prevede infatti una serie di iniziative rivolte sia ai ragazzi che ai loro genitori, passando per il corpo docente e il personale tecnico-amministrativo e ausiliario. I corsi di formazione che dovranno essere organizzati, secondo il disegno di legge, riguarderanno anche come effettuare una corretta rianimazione cardiopolmonare di base, come usare il defibrillatore, e come disostruire le vie aeree.
Perché non deve mancare un DAE a scuola e perché è importante mantenerlo in funzione
La legge introduce l’obbligo di defibrillatore anche nei locali delle pubbliche amministrazioni che abbiano nel loro organico almeno 15 dipendenti e che siano aperti al pubblico. La scuola rientra quindi a pieno titolo in questa categoria, non solo per la presenza di bambini e ragazzi ma anche per il personale docente, tecnico-amministrativo e ausiliario, nonché per i genitori o per le persone che si trovano nei locali scolastici in occasioni specifiche.
I dati a nostra disposizione ci dicono che la morte causata da arresto cardiaco colpisce purtroppo a qualsiasi età, anche persone apparentemente sane. I tempi di intervento in questo caso devono essere più che tempestivi e i soccorsi devono attivarsi entro 3-5 minuti dal malore: tempistiche molto più ridotte rispetto al tempo medio di arrivo di un’ambulanza, tempo che si aggira attorno ai 10-15 minuti.
Si capisce quindi quanto sia importante mantenere sempre in perfetta funzione e manutenzione i defibrillatori e le loro componenti (batterie, elettrodi), in modo da poterli utilizzare in caso di necessità su chiunque ne abbia bisogno.
DAE a scuola: quali regole seguire per installazione e manutenzione?
La legge che disciplina l’utilizzo dei defibrillatori prevede anche una serie di disposizioni pratiche da seguire per l’installazione e, soprattutto, la manutenzione dei DAE. All’articolo 6 si legge infatti che diventerà obbligatorio, per chi si doterà di defibrillatore, darne comunicazione alle centrali operative del 118. L’obiettivo è quello di consentire una rapida localizzazione del DAE più vicino e intervenire il prima possibile.
I soggetti pubblici e privati, scuole comprese, che abbiano già in dotazione un DAE devono provvedere, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, a comunicare al 118 una serie di dati:
- numero dei dispositivi e caratteristiche
- marca e modello
- esatta ubicazione
- orari di accessibilità al pubblico
- data di scadenza delle parti deteriorabili come batterie e piastre adesive
- eventuali nominativi dei soggetti in possesso dell’attestato di formazione all’uso dei DAE.
Per le scuole e le Università che acquisteranno un DAE dopo l'entrata in vigore della legge, invece, sarà compito del venditore comunicare al 118 tutti i dati di cui sopra.
Una direttiva fondamentale introdotta dalla legge n.116 è quella di introdurre una figura specifica che sia responsabile del corretto funzionamento dell’apparecchio e dell’adeguata informazione all’utenza. Questa persona dovrà premurarsi di tenere sotto controllo costante il DAE, compresa la sua manutenzione, dalla sostituzione delle parti deperibili alla manutenzione ordinaria.
Secondo la legge sarà comunque la centrale del 118 territorialmente competente, sulla base dei dati forniti, a segnalare periodicamente le date di scadenza delle parti deteriorabili dei DAE.