Sappiamo che in caso di arresto cardiaco intervenire subito è fondamentale: si calcola che l’80% degli arresti cardiaci avvenga lontano da ospedali e luoghi di cura e che il rischio di morte aumenti del 10% ogni minuto che passa.
Ma chi può usare un defibrillatore e cosa prevede la legge? Facciamo chiarezza sull’uso dei defibrillatori automatici e semiautomatici, chi può ricorrervi e cosa fare se si assiste a un arresto cardiaco.
Chi può usare un DAE? Ecco cosa prevede la legge
Con l’entrata in vigore della legge 116/21 il 4 agosto del 2021, dotarsi di defibrillatore diventa obbligatorio diversi luoghi pubblici a categorie:
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scuole e università
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mezzi di trasporto che effettuano tratte superiori alle 2 ore come aerei, treni e autobus.
Una decisione importantissima, che include l’Italia nel novero delle nazioni che stanno dando sempre più importanza alla prevenzione in materia di malattie cardiache.
La legge n.116, tra l’altro, estende a chiunque la possibilità di usare un DAE, sia automatico che semiautomatico, e salvare la vita di una persona colpita da arresto cardiaco. Inoltre, questa legge dice chiaramente che chi agisce lo fa in stato di necessità e non è penalmente perseguibile, secondo quanto disciplinato dall’articolo 54 del Codice Penale.
Una misura fondamentale, dal momento che prima dell’entrata in vigore della legge la possibilità di intervenire usando un defibrillatore semiautomatico era prerogativa del personale sanitario e di chi ha una formazione di base nel primo soccorso.
In ogni caso, sia a scuola che nelle palestre, negli uffici o in azienda, deve essere individuata una persona responsabile che periodicamente si occupi di controllare che il defibrillatore stia correttamente funzionando. Vediamo nel dettaglio chi può usare un DAE e chi è responsabile della sua manutenzione.
Chi può usare un DAE a scuola?
La legge n.116, all’articolo 5, specifica che le scuole di ogni ordine e grado possono organizzare iniziative di formazione rivolte a studenti e studentesse per avvicinarli, sin dalla giovane età, alle pratiche della rianimazione e del primo soccorso.
Quando ci si dota di defibrillatore,inoltre, è necessario indicare alcuni dati alla centrale del 118 territorialmente competente (e questo vale per tutte le categorie, non solo per la scuola):
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numero dei dispositivi presenti a scuola e caratteristiche;
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marca e modello;
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esatta ubicazione;
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data di scadenza delle parti deteriorabili come batterie e piastre adesive;
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eventuali nominativi dei soggetti in possesso dell’attestato di formazione all’uso dei DAE.
Deve essere poi segnalata una persona responsabile del corretto funzionamento dell’apparecchio: questa persona, individuata nel personale docente o tecnico-amministrativo, dovrà premurarsi di tenere sotto controllo costante il DAE, compresa la sua manutenzione ordinaria e straordinaria.
Anche a scuola, il DAE può essere usato da chiunque, in assenza di persone preparate nelle procedure di primo soccorso.
Chi può usare un DAE in palestra?
Lo Stato italiano ha lavorato per introdurre l’obbligo di defibrillatore nei luoghi più frequentati, anche dove si pratica sport e l’attività cardiaca è più intensa. Le palestre rientrano a pieno titolo in questa categoria.
Oltre che per le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) e Professionistiche, per cui il defibrillatore era obbligatorio già dal 2012 con la Legge Balduzzi, questo dispositivo salvavita deve essere presente anche nelle palestre sia durante gli allenamenti che durante le competizioni.
Inoltre il DAE può essere utilizzato da tutti, sia istruttori che utenti, anche in assenza di persone formate nel primo soccorso e nella rianimazione cardiopolmonare.
Chi può usare il DAE sui mezzi di trasporto?
Abbiamo visto che con la legge n.116/21 il defibrillatore è diventato obbligatorio anche sui mezzi di trasporto che effettuano tratte superiori alle 2 ore. Come recita l’articolo 1,il DAE è obbligatorio:
“negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e nei porti, a bordo dei mezzi di trasporto aerei, ferroviari, marittimi e della navigazione interna che effettuano tratte con percorrenza continuata, senza possibilità di fermate intermedie, della durata di almeno due ore”.
È importante ricordare che il personale è adeguatamente formato nella rianimazione di base cardiopolmonare, e deve intervenire per fornire soccorso.
Anche nel caso di treni, aerei e autobus vale ciò che è previsto nel testo della legge: se, per qualche motivo, le persone formate nel primo soccorso fossero impossibilitate a intervenire, tutti, anche i passeggeri, possono usare il defibrillatore.
Sia sui mezzi di trasporto che nelle stazioni e nei porti esistono protocolli di manutenzione programmata, in quanto il controllo periodico dello stato dei DAE rientra nelle procedure di sicurezza standard.
Uso del defibrillatore: manutenzione e responsabilità
È importante sapere che i DAE effettuano controlli e test autonomi quotidianamente, il che permette di verificarne facilmente lo stato di funzionamento e l’efficienza di elettrodi e batterie.
L’apparecchio segnala immediatamente eventuali problematiche attraverso un suono e una spia lampeggiante: è quindi compito della persona responsabile del controllo periodico fare in modo di risolvere la problematica segnalata dal DAE.
Nella maggior parte dei casi si tratta di sostituire le parti consumabili, vale a dire batterie e/o elettrodi, che possono essere sostituiti tranquillamente anche senza l’intervento di un tecnico. Le componenti dei defibrillatori automatici e semiautomatici Mindray hanno una durata di circa 5 anni: un periodo di tempo molto esteso, che permette una manutenzione sostenibile nel tempo e costi molto contenuti.